- On 2 Luglio 2017
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La Toscana migliore. Storie della storia di Certaldo: “Fiano 1919-1945”. Mostra fotografica
Fiano 1919-1945. Quando la Grande Storia irruppe in una piccola comunità
Fiano, 22 luglio – 10 settembre 2017
La mostra di quest’anno è il proseguimento di quella tenutasi nel luglio – settembre 2016 dal titolo Il paesaggio costruito e la memoria collettiva. Una piccola comunità alla ricerca delle proprie radici.
Una mostra, questa, nella quale abbiamo voluto portare avanti il lavoro di ricerca e conoscenza del nostro passato spostando l’attenzione al periodo storico compreso tra le due Guerre cercando, fra la documentazione conservata nell’Archivio comunale di Certaldo e quella custodita presso famiglie del posto, tracce che potessero aiutarci a ricostruire il tessuto sociale, il contesto economico, lo sviluppo urbano, le opere di interesse pubblico che hanno segnato in questo periodo la storia del borgo di Fiano e della campagna che ad esso fa riferimento.
Un periodo, quello del Ventennio, difficile durante il quale – come già hanno evidenziato studi specifici nel caso del Capoluogo – anche la vita della nostra piccola comunità venne in parte colpita da intimidazioni e atti di violenza che segnarono, come a Certaldo e altrove, l’imporsi del regime fascista. Una ricerca e un cammino, il nostro, attraverso la memoria dei più anziani del luogo: sono loro che ci hanno guidati nel ricostruire alcune delle vicende che segnarono il passaggio del fronte e i mesi successivi alla fine della Guerra.
Molto bella ed emozionante la memoria che ci ha lasciato Marcello Masini (spentosi a 91 anni lo scorso novembre, sindaco di Certaldo dal 1956 al 1975) dalla quale traspare l’affetto e la premura di quest’ uomo per il territorio che fu chiamato ad amministrare; quel territorio che lui ha visto straziato dalla guerra e che, con enorme fatica, grazie all’impegno di tutti, stava nascendo a nuova vita: una rinascita, quella di Fiano, che Marcello capisce essere anche frutto del radicamento e dell’attaccamento degli abitanti del posto alla loro “piccola patria”.
“Se Certaldo ha avute notevoli trasformazioni, il Fiano non è stato certo da meno. Da quel piccolo agglomerato di vecchie casette che si trovava in quelle due o tre strette stradine, più la piazza; con le poche case migliori abitate dai proprietari terrieri del posto, proprietari che avevano nelle mani tutti i poteri possibili, e quelle povere abitate dai braccianti, il Fiano è diventato un abitato discretamente vasto e con abitazioni prevalentemente moderne, con qualche attività artigianale, abitata stabilmente da molti, operai e piccoli imprenditori fortemente legati ed attaccati alla loro piccola patria […]”.
Di questa rinascita si è persa la memoria che se n’è andata insieme alle persone allora protagoniste e che oggi non ci sono più. La mostra intende supplire – per quanto possibile – a questo vuoto identitario.
Sezioni della mostra
La Piazza del Fiano
Il Fascismo al potere
Un’opera pubblica finanziata dal Duce: il fontanello di Vela
Il Fascismo visto dall’interno
Economia e vita sociale a Fiano fra le due Guerre
Lavori pubblici a Fiano e dintorni
Salute pubblica a Fiano
Luglio 1943: si scioglie il Fascio del Fiano
1944: iniziano i bombardamenti
Fine della Guerra