- On 7 Novembre 2017
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Certaldo, un viaggio nel tempo e nella storia attraverso i disegni conservati presso l’Archivio di Stato di Firenze
Certaldo e il suo territorio: 1754-1762
Ecco alcune bellissime immagini che ci portano indietro di trecento anni e ci permettono non solo di conoscere come era organizzata all’epoca la campagna intorno a Certaldo ma persino di vedere le case in cui abitavano i mezzadri (le “case da lavoratore”).
Quelle che si pubblicano sono la pianta del Podere delle Grotte nel Popolo di S. Maria a Lucardo, all’epoca proprietà dei Monaci della Certosa di Galluzzo e due piante del Podere detto “Munistero” dei RR. PP. del Carmine di Firenze, posto nella Pieve e Cura di S. Donnino a Megognano.
Fra i beni posseduti dai monaci della Certosa di Galluzzo nel Vicariato di Certaldo ricordiamo che vi furono anche due poderi situati al Pozzo, Popolo di San Lazzaro a Lucardo che così venivano descritti nel 1649: “due Poderi, oggi ridotti ad uno, con casa da Padrone e lavoratore, con terre lavorative, vitate, olivate, fruttate e boscate, […] posti nel Popolo di San Lazzero [sic] in Val d’Elsa, Vicariato di Certaldo, alli quali Beni confina a 1° Fabbrizio Vieri, 2° il Rev.ndo M. Alessandro Mazzucchielli, 3° Giuseppe Ninci, 4° Beni della detta Pieve, 5° RR Padri Gesuati della Calza di Firenze”. (1)
Le piante, realizzate a china ed acquerello, sono conservate presso l’Archivio di Stato di Firenze, Fondo Corporazioni religiose soppresse dal governo francese.
Una parte del fondo è oggi disponibile on line al seguente indirizzo: http://www502.regione.toscana.it/…/cartografia_storica_regi…
1) P.Gennai-M.C.Merlini, La tenuta del Pozzo in Valdesa. Storia e paesaggio (secc. XVII-XX), 2017, pp. 33-35